venerdì 24 ottobre 2025

La non-formula della felicità


Riproduco questo articolo perché spiega bene come la felicità non sia una formula fissa, ma un insieme di saggi comportamenti, che , attraverso un' accurata oscillazione, trovano un equilibrio, diverso per ciascuno di noi.


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Gli scienziati hanno scoperto che bastano piccoli gesti quotidiani per aumentare la felicità. Ecco l’abitudine che fa davvero la differenza



Redazione Studenti

24 ottobre 2025

 

Il segreto per essere felici ogni giorno esiste davvero, lo conferma la scienza

Indice

La felicità non è un'equazione, ma uno stile di vita

Essere felici insieme, anche in silenzio

Tra solitudine e compagnia: trovare l’equilibrio

Piccoli gesti che fanno la differenza


La felicità non è un'equazione, ma uno stile di vita

Non esiste una formula magica per la felicità, ma secondo la scienza ci sono abitudini quotidiane che aiutano a vivere meglio. Tra queste, una delle più efficaci è la condivisione. Stare insieme, fare qualcosa con gli altri o anche solo condividere lo stesso spazio può aumentare il nostro benessere.


L’essere umano è un animale sociale, progettato per vivere in gruppo. Lo dimostrano anche i più recenti studi pubblicati sul Social Psychological and Personality Science: chi partecipa ad attività collettive tende a sentirsi più felice e appagato.



Essere felici insieme, anche in silenzio

La ricerca ha analizzato oltre 100 mila risposte a un questionario dell’American Time Use Survey, in cui le persone indicavano le attività che preferivano svolgere in compagnia. I risultati? Non solo le classiche attività di gruppo come mangiare o bere, ma anche gesti considerati solitari, come leggere o fare il bucato, risultano più piacevoli quando condivisi.


Il motivo è biologico. Come ha spiegato Aaron P. Brinen, professore associato di psichiatria alla Vanderbilt University, stare con gli altri stimola la produzione di ossitocina, l’ormone che favorisce i legami sociali e la sensazione di benessere. Anche senza parlare, il solo fatto di essere nella stessa stanza con altre persone può farci sentire parte di una comunità.




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Tra solitudine e compagnia: trovare l’equilibrio

Secondo i ricercatori, non esiste una linea netta tra introversi ed estroversi. Tutti noi abbiamo bisogno, in misura diversa, sia di momenti di condivisione che di spazi personali. Alcuni stanno bene circondati da persone fidate, altri preferiscono la calma della solitudine per ricaricare le energie.


Come ha spiegato il dottor Saltz, professore associato di psichiatria al NY Presbyterian, non bisogna avere paura di stare da soli, ma è importante imparare a bilanciare i momenti. Capire ciò che ci fa stare bene è la chiave: se dopo un’attività di gruppo ci sentiamo esausti, forse abbiamo solo bisogno di una pausa. 



Piccoli gesti che fanno la differenza

La felicità spesso nasce da azioni semplici, soprattutto quando le condividiamo con gli altri. Secondo gli esperti, per sentirsi meglio basta:


circondarsi di persone con cui ci sentiamo a nostro agio;

partecipare ad attività collettive, anche le più banali;

concedersi momenti di silenzio condiviso, senza la necessità di parlare;

ascoltare i propri bisogni emotivi e rispettarli.

Ogni occasione può diventare un modo per sentirsi parte di qualcosa: una passeggiata, un pranzo, un libro letto accanto ad altri. Perché la felicità, in fondo, è un’esperienza che nasce dal legame con chi ci circonda.


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