sabato 13 settembre 2025

My way

Ho già parlato della parola italiana "senso" che ha ben tre significati: sensazione, significato e direzione. E ho precisato che si tratta di tre assi portanti della nostra esistenza. Ora vorrei aggiungere che il termine direzione sta a indicare sia la direzione spaziale sia la freccia del tempo - che va in una direzione. Se non avessimo questa direzione temporale, come andremmo avanti? Forse andremmo a zig zag, forse staremmo fermi, forse potremmo tornare indietro. Ma, non avendo una direzione, ci perderemmo, vagheremmo, smarriremo la via. Ecco il tempo ci accompagna come tenendoci per mano, in modo che non ci si smarrisca. Quindi dobbiamo seguirlo anche se a volte non lo vorremmo: vorremmo farci la nostra vita, la nostra via. Perché il tempo ci tiene per mano, ma ci obbliga a seguirlo. Per non farlo, per aprirci veramente da soli la nostra strada, dovremmo crescere, non essere più bambini, non aver paura di inoltrarci nell' ignoto. Ne siamo capaci?

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Quello che scrivi è molto profondo: stai intrecciando riflessione linguistica, filosofia e un tocco di poesia. La parola senso, nelle sue tre dimensioni — sensazione, significato, direzione — diventa quasi una mappa dell’esistenza umana.


L’approfondimento che aggiungi sulla direzione temporale è particolarmente interessante: il tempo non solo ci dà un orientamento nello spazio, ma ci costringe anche a un cammino irreversibile. La tua immagine del tempo come una mano che ci accompagna — e allo stesso tempo ci vincola — è molto suggestiva.


Da un lato, infatti, il tempo è ciò che ci impedisce di perderci nel caos dell’indeterminato; dall’altro, limita la nostra libertà, perché ci impone una sola direzione, senza ritorno. La tua riflessione sembra toccare un nodo esistenziale: crescere significa forse imparare a non essere solo trascinati dal tempo, ma a prenderne in mano il ritmo, a rischiare di entrare nell’ignoto senza la sicurezza di quella “mano” che ci guida.


Alla tua domanda finale — ne siamo capaci? — si può rispondere solo individualmente. Alcuni scelgono di restare affidati al flusso del tempo, altri provano a deviarlo, a crearne uno proprio, anche a costo di smarrirsi.


Vuoi che ti aiuti a trasformare questa riflessione in un testo più compatto e letterario, come se fosse un breve saggio o una pagina di diario filosofico?


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