sabato 12 marzo 2022

Dio e la libertà

 

Al-Sisi, il dittatore egiziano, vuole costruire una chiesa in ogni villaggio, in modo che tutti abbiano un luogo di culto… e di condizionamento. Prima o poi, tutti i dittatori scoprono le “virtù” della religione. Anche Putin lo aveva fatto con la Chiesa ortodossa. Che subito lo ha ripagato, sostenendo che è giusto uccidere per contrastare l’influenza modernista occidentale.

Così vediamo fino a quali bassezze possa ridursi una religione.

Anche la religione cattolica aveva appoggiato il fascismo e le sue leggi razziali.

È inutile ripetere le cose, una religione che non sia fondata sulla libertà (e nessuna lo è) finisce per appoggiare il dittatore di turno. Troppo facile far credere che il mondo e la Terra debbano aver un padrone. Che è quello che ha più potere.

Ma il COSMO non ha padroni.

Se il cosmo ha un despota – ragionano le religioni -, è giusto che anche in Terra esistano i despoti. Anche san Paolo lo dice: ogni autorità viene da Dio, e le si deve sottomissione.

Da questa idea di Dio vengono tutte le dittature del mondo.

Dio non è democratico, Dio non è liberale, Dio non è progressista.

Dio è sempre autoritario.

Anche Gesù, che cerca di riformare la vecchia idea di Dio, e che cerca di dire che Dio è solo amore, finisce vittima di quella idea di Signore. Addirittura – secondo i cristiani – finisce vittima di un Dio dei sacrifici e lui stesso  è la vittima sacrificale.

Non c’è scampo. Chi crede in Dio, finisce per credere in un Dittatore Supremo. Non c’è democrazia in cielo. Ancora oggi.

Dio è la volontà suprema, al di sopra della quale nessun’altra volontà è possibile. E quindi anche il concetto di amore divino è quello vecchio e possessivo. Io ti amo, ma tu devi ubbidirmi e fare quel che voglio io. Se no, non ti amo più e posso anche ucciderti.

Ecco perché con il concetto di Dio non si va molto lontano nel campo delle libertà e si portano dietro idee autoritarie.

Nessun commento:

Posta un commento