Se tu muori convinto che finirai in un paradiso o in inferno, o
che rinascerai su questa terra, può darsi che avvenga davvero. Ma sarebbe
un’altra illusione, un altro castello di carte, un sogno, un film della tua
coscienza, che ti apporterebbe altri dolori e altre morti.
Se invece muori già convinto che vivi in una proiezione della tua
mente e che la stessa coscienza e il tuo senso d’essere sono illusioni, e che
la realtà sta altrove, al di fuori delle tue rappresentazioni, riuscirai a
trascendere l’intero mondo dell’essere con le sue limitazioni.
Questa è la differenza tra chi
ha capito e l’ignorante. In tal senso, il nostro destino ultraterreno è un
prodotto delle nostre convinzioni ed esperienze più profonde.
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