mercoledì 15 maggio 2013

L'armonia infranta


Il mondo è inquinato dalle nostre stesse azioni. È come trovarsi in uno stagno le cui acque si sono intorbidate perché troppe persone vi sguazzano dentro. Più vi agitate, più lo sporcate. Più cercate di ripulirlo, più lo inquinate.
A questo bel risultato vi hanno portato i cosiddetti salvatori: volevano portare la pace, ma hanno aumentato lo stato di guerra; volevano farvi guarire, ma hanno aumentato la febbre.
Rimanete fermi, non fate niente. E l'acqua tornerà limpida da sola.
Si dirà: se ci piove in testa, dobbiamo semplicemente stare fermi a prendercela tutta? No, in questo caso è giusto sottrarsi alla pioggia cercando un riparo; sarebbe un'azione del tutto naturale. Ma, se cercate di sparare alla nuvole, non solo non vi riparerete, ma probabilmente danneggerete anche altre cose. Insomma, bisogna sempre trovare l'azione in armonia con la natura.
Prendiamo il caso opposto: avete siccità e vorreste l'acqua - che cosa fate? In realtà non potete fare niente; non vi resta che aspettare che cambi il tempo. Ma, se in precedenza, non aveste desertificato l'ambiente e ridotto le vostre città a formicai brulicanti, se per esempio viveste in una bella foresta, il problema dell'acqua non ci sarebbe. Dunque, è con il vostro fare che vi siete predisposti alla siccità. Adesso è troppo tardi per rimediare. Avete rovinato l'armonia naturale.

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