mercoledì 13 marzo 2013

Spettacoli religiosi


Bisogna riconoscere che nessuno sa allestire spettacoli più pittoreschi di quelli della Chiesa cattolica: magnifici costumi dei secoli passati, dipinti di Michelangelo e di Raffaello, guardie svizzere, maggiordomi, camerlenghi, messe cantate, musiche sublimi, mobili intarsiati, antichi manoscritti, anelli preziosi, formule in latino, collane, gioielli...
È una vecchia tradizione: quella delle sacre rappresentazioni.
Non il sacro, non il divino... ma la sua rappresentazione.
D'altronde, al di fuori della rappresentazione, che cos'è il sacro?
Direi che è proprio ciò che non si può rappresentare.
Dunque, in queste sacre rappresentazioni, tutto è per l'occhio. Ma lo spirito dov'é?
Già, appunto, lo spirito è dentro di noi e non può essere visto all'esterno.
Bisogna fare un piccolo sforzo: volgere l'occhio della mente dal di fuori al di dentro - lo so che per la maggior parte degli uomini non è semplice. Ma solo lì alberga lo spirito. Non nelle cerimonie sfarzose.
Come diceva Meister Eckhart, “lo spirito rende libero se stesso distaccandosi dalle immagini."
Senza volerlo, ho spiegato il principio fondamentale della meditazione.

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