venerdì 1 marzo 2013

Gesù tradito



Ascoltavo il regista Ermanno Olmi il quale, intervistato sulle dimissioni del Papa, diceva che la Chiesa non c'è più e ricordava le parole di Gesù sul Tempio che sarebbe stato distrutto, intendendo che la vera religione, il vero culto è qualcosa di interiore. Sono d'accordo. Ma qual è il vero Gesù? Quello che profetizza la distruzione del vecchio culto religioso, fondato sui templi sontuosi, sui rituali, sui sacrifici e sui commerci lucrosi, o quello che ripropone proprio la costruzione di una Chiesa, affidata a Pietro? C'è una evidente contraddizione. C'è un "altro Gesù".
Questa divisione infatti tra un cristianesimo "evangelico", "povero", interiorizzato, accogliente e mistico e un cristianesimo di cerimonie pompose, di chiese maestose, di dogmi, di esclusioni, di scomuniche e di apparati lussuosi è vecchia quanto il cristianesimo stesso: non nasce dopo i Vangeli, ma nei Vangeli stessi.
Il tradimento del messaggio evangelico iniziò proprio con l'interpolazione, con l'introduzione di frasi nei Vangeli (come quella della Chiesa di Pietro) fatta dai primi cristiani che volevano avere una pezza d'appoggio per la loro Chiesa nascente. Il tradimento di Gesù fu perpetrato fin dalla redazione dei Vangeli.
E adesso provate voi a distinguere in quei testi il vero Gesù dal falso Gesù, il grano dal loglio.
Vi accorgerete che ognuno può ritagliarsi il Gesù che vuole. Ecco perché Gesù è tradito e sarà sempre tradito. Nessuna sa più ormai chi fosse veramente.

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