mercoledì 27 marzo 2013
Pauperismo
Dopo aver vinto la lotta di classe, i ricchi devono escogitare qualche idea per convincere i poveri che è giusto che stiano così. L'ultima invenzione è il pauperismo, versione meno nobile della "decrescita felice", che consiste nel far sì che i miserabili della Terra non si ribellino e accettino di impoverirsi sempre di più.
Non avrete di che mangiare, ma sarete benedetti da Dio. "Beati i poveri, beati gli umili..."
Non a caso queste idee hanno un'origine religiosa. Il cristianesimo, in particolare, è sempre corso in soccorso dei ricchi e dei potenti. Per esempio, l'uomo più ricco del mondo, il Papa, rinuncia alla croce d'oro per portare una croce di ferro. Peccato che i veri poveri abbiano già portato le loro collanine d'oro al Banco dei Pegni o agli innumerevoli negozi Compro-oro.
Non basta che un Papa prenda il nome di Francesco. San Francesco di Assisi si era sbarazzato di tutti i suoi beni. Quando il Papa chiuderà la banca Vaticana? E, tanto per restare in tema di ricchezze, che fine ha fatto l'Imu sui beni della Chiesa?
Così è per la lavanda pasquale dei piedi. Pura ipocrisia. I potenti fanno finta, in questa occasione e solo una volta l'anno (e con estremità già lavate e profumate), di lavare i piedi agli umili.
Peccato che i veri umili, per esempio gli infermieri, debbano lavare tutti i giorni i piedi ai vecchi e ai degenti - magari veramente sporchi.
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Sottoscrivo: "Non basta che un Papa prenda il nome di Francesco. San Francesco di Assisi si era sbarazzato di tutti i suoi beni. Quando il Papa chiuderà la banca Vaticana? E, tanto per restare in tema di ricchezze, che fine ha fatto l'Imu sui beni della Chiesa?"
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