giovedì 10 maggio 2012

L'incarnazione

Siamo anime che si incarnano? Ma che bisogno ne avremmo? Non saremmo già alla perfezione? Scendere in questo mondo sarebbe una caduta più che un progresso. Se dobbiamo imparare una lezione, se dobbiamo apprendere qualcosa, se dobbiamo comprendere, vuol dire che l'anima originale non aveva queste conoscenze, era per così dire un seme ancora da sviluppare. L'incarnazione è dunque qualcosa di necessario per sviluppare una comprensione che all'inizio non c'era. Il cammino parte dal basso per salire sempre di più; non parte dall'alto per cadere, come in certi miti pseudoreligiosi. All'inizio c'è l'embrione, poi c'è tutto uno sviluppo... uno sviluppo che può passare - questo sì - per errori, cadute e incomprensioni. In tal senso si instaura il ciclo delle reincarnazioni. Ne vediamo tante di persone che non hanno nessuna consapevolezza, che vivono come animali. Per loro questa esistenza non è bastata ad apprendere la lezione fondamentale, e, come nel gioco dell'oca, dovranno tornare indietro e ricominciare.

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