sabato 12 maggio 2012

L'ascolto profondo


La prima forma di carità e di aiuto è ascoltare le persone. Quanta gente infatti ha un grande bisogno di qualcuno che la ascolti, di qualcuno che le presti attenzione! Viviamo in una società dove tutti vogliono parlare, ma nessuno ascolta veramente. Questo è il dono che possiamo fare agli altri: ascoltarli in silenzio e concentrati, senza pensare ad altro e senza giudicare. Le persone vogliono essere ascoltate, ma non solo con le orecchie; vogliono essere ascoltate con la massima attenzione, con solidarierà, con comprensione, vogliono essere prese in considerazione. Neppure nelle famiglie, neppure nelle coppie, ci si ascolta veramente. Si ascolta solo ciò che si vuole ascoltare; e, come sappiamo, non c'è peggior sordo di chi non vuole ascoltare. Perché in realtà certe cose non vogliamo ascoltarle, non vogliamo scendere in profondità. Vogliamo ascoltare ciò che non ci sconvolge troppo, ciò che non turba il nostro quieto vivere, i nostri preconcetti.
E ascoltiamo nello stesso modo anche noi stessi.
Predisponiamoci ad ascoltare ciò che viene detto, ma anche ciò che non viene detto, ciò che è nei gesti o nei silenzi. Tutti hanno nel fondo qualcosa che non dicono; è la loro verità. Ed è a quel livello che dobbiamo scendere, non a quello delle parole convenzionali o delle frasi stereotipate. Là in fondo, dove nessuno ascolta, c'è il sé della persona.

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