domenica 8 aprile 2012
La religione dei ricchi
"Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli..."
Come ha fatto comodo questa predica ai ricchi, ai potenti, agli sfruttatori dei popoli! Con lo specchieto delle allodole di un aldilà da ottenere, hanno tenuto buoni i poveri sfruttati.
Ecco perché il cristianesimo è fallito: è stata l'ideologia che ha permesso l'oppressione dei potenti.
Ancora oggi è così: sono i poveri che gemono sotto le crisi create dagli speculatori, sono i "mansueti" che si suicidano per il peso dei debiti. Forse un giorno saranno davvero ricompensati, forse un giorno "saranno rimessi loro i debiti", ma chi ridarà loro la vita perduta qui sulla terra, i sacrifici che sono costretti a fare?
Il cristianesimo è sempre stato la religione dei ricchi, dei potenti e dei prepotenti; l'oppio dei popoli. Non a caso la Chiesa è stata in tutta la sua storia l'alleata del potere. Non solo Gesù ha fallito, ma ha fatto fallire un'intera civiltà.
Guardate come è ridotta la civiltà cristiana, dove dominano sempre i ricchi, oggi come ieri. Non poteva che essere così. Non dice Gesù: "Io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra"?
Non a caso l'Italia, sede della Chiesa, è un paese che non si è mai ribellato agli sfruttatori e che subisce la prepotenza della religione, dello Stato, della burocrazia, dei partiti e delle mafie varie. "Amate i vostri nemici..."
Del resto, è Gesù che paragona il regno dei cieli a un mercante, anzi a un banchiere e che utilizza orribili parabole a base di talenti da far fruttare. Dunque, la civiltà cristiana non poteva che essere questo capitalismo rapace, questo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
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