Pochi riflettono sul fatto che Gesù era un laico, non un sacerdote – un laico che non era in buoni rapporti con i sacerdoti e i clericali della sua epoca: farisei, sadducei e scribi. E pochi riflettono sul fatto che furono proprio questi sacerdoti e questi clericali a volere la sua condanna a morte.
Pochi riflettono su questi fatti incontrovertibili perché dovrebbero giungere alla conclusione che mai e poi mai Gesù avrebbe voluto che dal suo insegnamento nascesse una Chiesa, e per di più una Chiesa gerarchica e dogmatica. Si può anzi dire che questo tipo di Chiesa, questo modo di intendere la religione, fu ciò contro cui lottò fino alla fine.
D’altra parte, è evidente che le frasi di fondazione della Chiesa, che troviamo nei Vangeli (poche e del tutto fuori testo), furono una manipolazione proprio della Chiesa nascente che cercava pezze d’appoggio.
Povero Gesù! Lui che combatteva contro il modo ritualistico e formalistico di interpretare la religione si è trovato a essere il fondatore di una Chiesa ritualistica e formalistica. Peggior tradimento non poteva esserci.
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