domenica 23 ottobre 2022

Sviluppare la consapevolezza

 

Putin ha una coscienza come tutti noi, ma non ha la consapevolezza. Le persone che hanno costruito le bombe atomiche, calcolando moti e devastazioni, hanno una coscienza, magari hanno una famiglia e vanno in chiesa, ma non hanno la consapevolezza.

La consapevolezza, a differenza della coscienza, è la capacità di valutare le conseguenze di quel che si fa a livello cosmico. È una qualità spirituale, non un semplice rispecchiamento dell’azione. Se io ho coscienza e uccido qualcuno, magari provo rimorso ma lo farò lo stesso, trovando mille giustificazioni. Ma se io ho consapevolezza, capisco che le conseguenze colpiranno non solo me, il mio piccolo io, ma hanno una portata cosmica.

Come si vede, la consapevolezza è un’estensione della coscienza, che si allarga a diventare universale. È una coscienza ecologica, olistica, un’assunzione di responsabilità di fronte all’universo, al tutto.

Tutti hanno una coscienza, non tutti hanno la consapevolezza, che si forma solo da una meditazione che dall’io passa al noi, che dal personale passa all’universale.

La consapevolezza non è una dote naturale, ma qualcosa che si ottiene con lo sforzo, il pensiero e la riflessione. A quel punto non potrai agire negativamente. Sei responsabile non solo per te e per la tua famiglia. Ma davanti al cosmo, al tutto.

La consapevolezza tiene conto della propria auto distruttività e distruttività, e scopre il proprio lato in ombra nonché il valore della interezza, dell’integralità, della sostanziale unità del tutto, della complementarità.

Si può sviluppare, si può insegnare. Ma chi comanda non lo sa ancora. Non sa che anche le altre civiltà si sono autodistrutte.

Si deve insegnare. O siamo perduti.

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