giovedì 27 ottobre 2022

Il Grande Assente

 

Il Grande Assente è Dio. Se c’è un Creatore di tutto questo cosmo, non lo vediamo. Vediamo il cosmo, ma non vediamo il suo presunto Creatore. Anzi, se tentiamo di risalire dalle leggi spietate che regolano il mondo al suo Architetto, ne viene fuori un’immagine negativa. Non il Dio tutto amore, ma il Dio tutto violenza, Inutilmente i cristiani ci dicono che un emissario di Dio è già venuto sulla Terra, in un tempo e in un luogo definiti (e già questo è assurdo), ma questo Messia non ha concluso niente. Anzi è stato a sua volta vittima di violenza.

Il messaggio di Gesù è un’utopia che sfida la realtà e che ci assicura che il Padre ci ama. Ma a chi è malato, a chi soffre e a chi muore non pare proprio: non sente nessun amore.

In fondo se ci immaginassimo questo Dio come un Essere che vuole farci fuori, dopo averci creati, non saremmo lontani dalla realtà.

Anche ammesso che tutto ci vada bene fino a una certa età (e non a tutti succede), da una certa età in poi si mette in azione una forza demolitrice cui nessuno può resistere,

Il Grande Assente è dunque Dio, il Dio che dovrebbe essere amore e bontà. Anche nei grandi conflitti, nelle epidemie e nelle catastrofi naturali che affliggono periodicamente l’umanità non si vede nessun Dio del genere, Voi credete che se venisse lanciato un missile nucleare, pronto a distruggere milioni di individui, dal cielo scenderebbe il dito di Dio a fermarlo?

Dio dunque è assente o esiste ed è pieno di violenza e di indifferenza. Quindi non ci serve o è addirittura un’illusione della mente umana. Siamo soli e dobbiamo sbrigarcela da soli.

Dobbiamo esserne consapevoli e questa è l’unica forza su cui dobbiamo contare.

Ma lasciamo perdere la nostra idea di Dio, di Padre, di Madre e di Figlio divini, le nostre chiese (pronte a crollare al primo terremoto), le nostre religioni – espressioni di un pensiero infantile -, e concepiamo Dio come la Fonte, l’Origine, la Forza, al di là d’ogni definizione e del nostro dualismo mentale.

Armonizziamoci con questo Potere, che è anche dentro di noi pur non avendo niente di antropomorfo, e concludiamo che se vogliamo cambiare noi stessi, se vogliamo cambiare il mondo, dobbiamo partire da questa Forza che respira un poco in noi. Forza!

Se ragioniamo in termini di Persona o di Padre o di Amore, non ci arriviamo. Dobbiamo intuire al di là delle nostre categorie una dimensione indescrivibile. Perché chi lo intuisce non ne parla e chi ne parla non lo capisce,

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