sabato 11 luglio 2020

Sol invictus


Dal nostro punto di vista, il sole sorge e tramonta, ha le eclissi e permette la vita sulla Terra. Ma in realtà il sole si limita ad essere se stesso e non ha una particolare benevolenza verso di noi.
La nostra esistenza dipende da tanti fattori, fra cui un pianeta alla giusta distanza dalla sua stella e tutte le vicende che si sono susseguite sulla Terra.
È inutile quindi adorare il Dio Sole, come pure avveniva in tante culture antiche; oppure eseguire dei riti per farlo sorgere la mattina. Eppure è questo che facciamo con i nostri Iddii, illudendoci che ci proteggano e ci amino come padri.
Lo Stato Originario è al di là tanto dell’essere quanto dal non essere, e non ha né un cervello né sentimenti come un qualsiasi essere vivente.
Dunque non serve a niente implorarlo perché risplenda di più o di meno o perché non ci bruci tutti quando sarà il momento.
Nessuno ci ama nell’alto dei cieli. Siamo noi che amiamo l’essere, l’esistere e il riprodurci. Ma tutto questo non ha niente a che fare con l’Origine.
Inutilmente il cristianesimo e le altre religioni cercano di avvicinare Dio all’uomo. Arriva sempre il momento in cui ci accorgiamo che nessun aiuto ci viene dall’alto. E ci domandiamo: “Perché avviene questo se esiste un Dio del bene e dell’amore?”
La risposta è semplice: perché quel Dio è il frutto della nostra immaginazione. Ma non è reale.
Apriamo gli occhi e guardiamo come è stato fatto il mondo: non in base a criteri umani, ma in base a leggi implacabili e spietate.
E rendiamoci che tutto il nostro amore per l’essere, la vita e la riproduzione porta nel mondo una sofferenza irredimibile e ineliminabile. Dunque...


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