Se fossimo pessimisti, potremmo dire che gli esseri viventi non
sono nient’altro che carne (o vegetali) da macello gli uni per gli altri, ora
nelle vesti di prede ora nelle vesti di predatori. E, se ci fosse una mente che
ha progettato questo bel meccanismo di macelleria, non darebbe garanzia di
bontà. Avete mai visto come il leone divora la gazzella o l’uomo mangia il
maiale? Si tratta pur sempre di ammazzare.
È inutile ricordare che l’uomo, il più feroce predatore della
Terra, auto-definitosi il “re del creato”,verrà mangiato dai vermi… una fine
ingloriosa.
Ma qualcuno ha rilevato che mangiare è pur sempre un atto d’amore,
dal momento che si tratta di un processo di assimilazione. E, in effetti,
quando siamo innamorati, vorremmo proprio “mangiare” l’altro. Lo stesso bacio è
in origine un atto di nutrimento.
Ma forse il significato ultimo di tutto questo è che ogni essere,
dopo essersi diviso dagli altri, dopo aver provato l’ebbrezza dell’individualità,
vuole ritornare a fondersi, memore della propria origine unitaria.
Ne valeva la pena?
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