domenica 2 febbraio 2014

Sulla calma

Il nostro mondo non capisce il valore della calma - e del suo corollario: la gentilezza. È convinto che l'uomo dia il meglio di sé nella passione; c'è perfino una "passione di Cristo"...
E così, senza accorgersene, contribuisce a rendere se stesso un luogo infernale, dominato da lotte, guerre e contrapposizioni continue. "Crescete e moltiplicatevi!" ecco il comandamento del Dio passionale; crescete, aumentate, espandetevi, conquistate e guadagnate... sempre di più.
Ma fino a quando? Fino a dove? Il nostro pianeta non è un ambiente limitato? Ma, certo, ci sono gli altri pianete da colonizzare!
Se questa è la mentalità aggressiva e competitiva che ispira l'uomo, non ci meravigliamo se viviamo in un mondo di sofferenze.
Verrà mai un tempo in cui la calma, la tranquillità e la contemplazione verranno considerati valori primari? Certo, un'utopia. Le masse devono vivere di passioni tanto travolgenti quanto transitorie, di un attivismo confuso e predatorio,  di espansioni egoiche... Io, io, io... Che cosa dice il Dio biblico non appena apre bocca? "Io sono colui che è... Io..."
L'io è la più grande passione del mondo, la sua frenesia.
E, allora, avanti così! Quale sarà la prossima guerra? Quale sarà la prossima competizione? Quale sarà la prossima crisi? Tanti "io" in lotta...

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