martedì 11 febbraio 2014
Il processo di cambiamento
Se una mattina, dopo vari giorni di pioggia, mi sveglio e trovo il sole, il cuore si allarga, mi sento felice e vedo le cose con occhio diverso. Mutando il mio stato d'animo, cambia il modo in cui vedo tutto intorno a me. D'accordo, ma sono solo io che sono cambiato o le cose sono veramente cambiate? Cambiando io, non cambiano anche le cose? I due poli - soggetto e oggetto - non sono connessi? Anche le piante, anche gli animali, anche gli uccelli... tutto intorno a me è in realtà cambiato.
Si dirà che cambia solo lo stato d'animo. Ma Il fatto è che, cambiando lo stato d'animo, le cose percepite cambiano davvero anche loro.
Si dirà che questo vale solo per gli esseri animati, ma non per le cose inanimate, per esempio un sasso. Eppure, anche il sasso avrà subito un cambiamento passando dalla pioggia la sole: anche le montagne cambiano così. E loro non hanno sentimenti.
Dunque, con la pioggia o con il sole, quelle cose sono cambiate e anch'io sono cambiato: insomma siamo cambiati insieme. Infatti, poiché coemergiamo insieme, cambiamo insieme.
Si dirà che le cose che non vedo - un stella lontana - non sono cambiate. Ma nel momento in cui le vedrò, cambieranno o saranno cambiate anche loro.
Si dirà che questa matita non è cambiata. Eppure, al sole la sto guardando sotto un'altra luce... qualcosa è cambiato anche in lei.
Certo, i cambiamenti sono talvolta quasi impercettibili, e non cambia per esempio la forma di questa matita... tutt'al più il colore...
Ma, se la matita mi si spezza in mano, sarò io a cambiare, magari per il fastidio... seppure impercettibilmente.
Le cose cambiano e si influenzano tutte, sia che il cambiamento parta dall'oggetto sia che parta dal soggetto. Perché in realtà è la mia mente che distingue i due poli, ma loro sono interdipendenti, sono un tutt'uno, abitano uno spazio che li accomuna tutti. Ed è questo "spazio" che cambia, mutando l'uno e l'altro.
Non ce ne rendiamo conto, ma cambiamo proprio mentre cambiano le cose. E ci è impossibile dire se cambiamo perché cambiano le cose o se le cose cambiano perché mutano con noi, o se cambiamo entrambi. Resta il fatto che ogni cosa cambia perché fa parte di un contesto, di uno spazio-tempo, che muta di continuo. Come un tappeto o una rete che scorrano trascinando tutti i loro nodi.
Noi crediamo di “fare” un’esperienza. In realtà l’esperienza avviene. Siamo noi che poi distinguiamo un soggetto dall’oggetto.
Questo per dire che possiamo impegnarci a cambiare le cose - oggetti e avvenimenti - cambiando noi stessi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento