martedì 17 luglio 2012
Sedere in silenzio
Sedere in silenzio senza fare nulla, neppure pensare, può sembrare la cosa più facile del mondo - ma non è così.
Innanzitutto devi restare immobile, e questo il tuo corpo lo rifiuta: vuole muoversi, vuole spostarsi. Ma il problema è comunque risolvibile.
E poi non fare nulla, proprio nulla, nemmeno pensare, ricordare o fantasticare, questo la mente lo rifiuta ancora di più. Ecco perché in genere si dà da ripetere un mantra o si segue il respiro - sono metodi per concentrare l'attenzione almeno su qualcosa. Infatti, la mente ha bisogno di lavorare, di avere un oggetto cui pensare; perfino quando dormi, non smette di operare ed elabora sogni.
Ma, con l'esercizio e la buona volontà, si possono comunque limitare i pensieri e le divagazioni. In particolare, per brevi periodi (per esempio tra un pensiero e l'altro o quando si è stanchi), si possono scoprire intervalli silenziosi, pause, buchi neri.
Ci sono varie occasioni in cui la mente smette di produrre compulsivamente pensieri e si mette da parte a contemplare. Per esempio, quando ammirate qualcosa di bello o di inusitato (un paesaggio, una persona, un'opera d'arte, ecc.). In questi casi i pensieri si concentrano su un unico oggetto e l'animo si riempie di meraviglia. Ecco perché si viaggia: si va alla ricerca di qualcosa che arresti i nostri pensieri e ci riempia di luce. Anche queste sono forme di meditazione inconscia, un mezzo per liberarsi dal peso della mente.
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