mercoledì 4 luglio 2012

Il sé eterno?


Il fatto che esista dentro di noi qualcosa che sembra non cambiare nonostante il passare degli anni viene considerato una prova della presenza di uI n'anima. Ma noi non abbiamo bisogno di un centro immutabile: questo è un modo vecchio di ragionare. Noi abbiamo bisogno di qualcosa che si trasformi, che si evolva.
Un sé immutabile sarebbe una pietra tombale. Siamo già stati pesci e rettili (ne conserviamo tracce nel cervello), ma poi siamo cambiati.
Alla farfalla non interessa sapere che cosa provava quando era una pupa. Quello che noi chiamiamo sé è un cunicolo che ci serve per uscire all'aperto, in un nuovo mondo.
Non bisogna dunque aver paura di perdere quell'ultimo nostro possesso, cui teniamo di più. È una perdita necessaria.

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