venerdì 10 dicembre 2021

Il processo di idealizzazione

 

Quando ci innamoriamo di una persona, non vogliamo vedere i suoi difetti o, per meglio dire, non li vediamo proprio. Per noi l’amore è qualcosa di solo piacevole, ed è per questo che ci piace tanto.

Si tratta di un processo di idealizzazione. Un processo che noi applichiamo a tanti altri aspetti del mondo, fino al punto di concepire un Dio che sia solo amore e bontà. Come se l’amore e la bontà potessero esistere da soli, senza i loro opposti.

Ma ogni cosa ha il suo aspetto negativo. Come direbbero i taoisti, ogni yang ha il suo yin, ogni luce ha le sue ombre… e prima o poi saltano fuori.

Anche i grandi maestri, anche i grandi fondatori di religioni hanno i loro aspetti negativi. Anche Dio ha il suo Satana.

Questa semplice constatazione ci dovrebbe spingere a contemplare in un unico sguardo complessivo pregi e difetti sia delle persone sia delle divinità sia delle situazioni.

Anche la vita e l’amore hanno i loro aspetti spiacevoli. Non sono solo fenomeni positivi.

Ciò dovrebbe indurci a non idealizzare niente e nessuno, a non farci trascinare da entusiasmi – a non perderci dietro illusioni irrealistiche.

Non c’è paradiso senza inferno.

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