Noi siamo abituati a pensare che la morte sia la fine della vita e che vivere significhi proprio resistere il più possibile alla morte. Però, se ci pensiamo bene, la morte non è qualcosa che si contrapponga alla vita, ma è qualcosa che fa parte della vita fin dal primo momento. Dunque, resistere alla morte è come resistere alla vita - un controsenso.
Il problema è che la nostra mente non è in grado di pensare i contrari, perché li mette in un rapporto di contrapposizione temporale. Se c'è la luce, non c'è il buio. Se c'è il bene, non c'è il male. E invece non è così. Gli opposti si mettono al mondo a vicenda, si sostengono a vicenda e nascono e muoiono nello stesso tempo.
Il giorno in cui moriremo, dunque, sparirà sì la vita, ma sparirà contemporaneamente anche la morte: di questo dobbiamo tener conto. Se ci sarà una nuova vita, ci sarà una nuova morte.
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