Tutti dovremmo essere dei ricercatori spirituali, perché la vita è breve e abbiamo tutti una stessa sorte. Invece siamo come addormentati e ci accontentiamo delle poche idee che ci sono state inculcate da bambini. In questo senso non evolviamo mai, siamo dei tristi conservatori. Non cerchiamo nulla di nuovo, non sentiamo la ristrettezza delle prigione che ci siamo costruiti con le nostre stesse mani, con la nostra stessa mente. Peccato, perché alla fine resterà proprio l'energia che avremo messo nelle nostre ricerche. E a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.
Molti credono che sia inutile riflettere, ricercare e meditare, perché non si ottengono mai risposte. Ma ciò che conta è il livello di prondità, il livello di sensibilità, il livello di consapevolezza che avremo raggiunto... anche della nostra ignoranza. È a quel livello che prima o poi ci ritroveremo.
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