È vero che tutti cerchiamo e ricordiamo le vette della felicità, ma non dobbiamo dimenticare né trascurare lo stato quotidiano, il modo in cui ci alziamo al mattino e tiriamo aventi tutto il giorno: quel livello medio di benessere che ci permette di vivere bene, al di là degli alti e dei bassi dell'umore e del carattere. Sulle vette saliamo di rado; la maggior parte della nostra vita si svolge ad altezze inferiori. Lo stesso vale per le nostre speranze sull'aldilà. È bello pensare al Paradiso, ma è meglio cercare la positività dell'essere nella vita quotidiana. Tanto più che tutto in un certo senso è contemporaneo e che il Paradiso (nonché l'Inferno) lo si vede e lo si crea proprio nel momento presente. Non è qualcosa che ci capiterà senza preavviso, ma è qualcosa che, se affiniamo la sensibilità, sta già sviluppandosi qui e in questo istante.
Manutenzione quotidiana dell'anima.
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