venerdì 29 aprile 2011

Il papa oscurantista

Non facciamoci confondere dal marketing religioso che vuol fare di Wojtyla un santo.

In realtà Wojtyla è stato un grande oscurantista. Ossessionato dal comunismo, ha distrutto quei preti sudamericani che, prendendo la parte migliore del marxismo, stavano dalla parte dei poveri. Non contento è andato ad abbracciare il dittatore Pinochet ed ha sostenuto i movimenti cristiani di destra, come l'Opus Dei e i Legionari di Cristo.

Non a caso, il suo successore è stato quel Ratzinger che ha fatto parte da ragazzo della gioventù hitleriana.

Per il suo odio verso il comunismo, non si è accorto che proprio nel marxismo era presente quel tentativo di riscatto dei poveri che era il messaggio originale di Gesù.

Non si deve certamente a lui il merito della caduta dei regimi comunisti (che sono crollati per cause interne). Ma il risultato è stato una implicita esaltazione del capitalismo, che proprio in questi anni ha dato il peggio di sé, portando ad un impoverimento delle classi sociali più deboli, anche in Europa.

Grazie al duo Wojtyla-Ratzinger, oggi la Chiesa è più che mai su posizioni regressive e, nonostante quel che dicono i suoi propagandisti, è in netto disfacimento. Le statistiche più serie ci dicono che la fede cristiana è in via d'estinzione in molte parti del mondo, proprio perché, sposando l'oscurantismo fideistico, non ha più niente da dire all'uomo moderno.

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