In questa bella espressione si indica che nascere è come un’uscire da un cono d’ombra. Ciò implica che in un certo senso si esisteva già, ma che non si era visibili.
Venire alla luce in questo mondo non è un’enorme fortuna, perché il nostro non è il migliore dei mondi possibili, ma uno dei peggiori. In altri termini saremo sempre esposti a una sofferenza che supererà la gioia. Ma è comunque una fortuna, perché non è facile uscire dal mondo delle ombre ed entrare nel mondo della luce.
Ne consegue che la nostra parte di luce sarà sempre ridotta, ma che potremo e dovremo far qualcosa per espanderla. In che modo? Rimanendo in contatto con la parte luminosa di noi. Questo è ciò che chiamiamo meditazione.
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