Trascrivo alcune frasi tratte da un video americano:
«Ogni cosa esiste in un’estesa onda di possibili localizzazioni, tutte presenti nello stesso tempo. Quando guardiamo assume all’istante una delle possibili posizioni. Il tempo può anche retrocedere.
Il mondo è un insieme di potenziali realtà tra cui scegliere. Un oggetto può essere in due o più luoghi nello stesso tempo. L’ambiente non è una cosa già esistente a prescindere da noi. Le cose non sono che i possibili movimenti dello stato cosciente, scelti momento per momento per attuare la materializzazione della nostra esperienza.
Il mondo non è indipendente dalla nostra esperienza. Gli atomi non sono cose, ma solo tendenze, tutte possibili per la coscienza. L’intero universo è praticamente vuoto. Noi pensiamo che la materia sia qualcosa di pieno, ma in essa non c’è praticamente nulla, è insostanziale. Un atomo non è una pallina; è un centro attorno a cui ruotano elettroni che appaiono e scompaiono di continuo. Ma anche il nucleo appare e scompare tanto velocemente quanto gli elettroni. La materia è pertanto più simile al pensiero, a un bit d’informazione.
Le cose non sono costituite da altre cose, ma dalle idee, dai concetti, dalle informazioni.
Anche se noi facciamo l’esperienza di essere gli osservatori, l’osservatore non c’è. L’osservatore è lo spirito che sta dentro i vari livelli corporali.
L’uomo può influenzare la realtà in cui vive. L’acqua può essere influenzata da impulsi mentali, e il nostro corpo è costituito dal 90% di acqua. Il pensiero può dunque influenzare il corpo.
La realtà è una delle possibilità che la coscienza può scegliere e decidere momento per momento...»
Tutte queste idee non sono concetti di qualche mistico buddhista, ma sono i principi della fisica quantistica. Quando cerchiamo di influire sul nostro corpo o sul mondo con i nostri stati mentali, in realtà stiamo compiendo un esperimento di fisica quantistica, il cui principio fondamentale è: il mondo è dipendente da ciò che noi pensiamo.
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