venerdì 26 aprile 2024

La legge oscillatoria degli eventi

 

La legge delle oscillazioni ci dice ad ogni movimento in un senso deve corrispondere un movimento in senso contrario. Questo perché ogni azione deve essere compensata da una reazione, secondo una legge psico-fisica. Così è il moto di un pendolo: prima in un senso e poi nel senso opposto. Poiché la legge delle oscillazioni si estende anche agli avvenimenti e poiché tendono anch’essi a un punto di equilibrio, dobbiamo aspettarci che, se compiamo un’azione “buona”, verremo colpiti da qualche evento negativo, uguale per intensità ma contrario per valore, e viceversa. Provare per credere.

Di solito noi non mettiamo in relazione le cose che ci capitano, e crediamo che gli eventi ci capitano casualmente. Ma le cose, in qualsiasi campo, non vanno così. Anche gli eventi seguono il moto oscillatorio, avanti e indietro, e perciò dobbiamo aspettarci un colpo di sfortuna dopo un colpo di fortuna o un insuccesso dopo un successo, un incidente dopo atto di pietà o una malattia dopo qualche evento luminoso (per esempio, un amore o una conquista).

Il principio è che ad ogni acquisizione deve seguire una perdita.

Questo non ci piace, lo so. Ma la natura non sa niente della nostra morale e agisce solo per preservare l’equilibrio. Lo sappiamo talmente bene che ci siamo inventati un’Autorità soprannaturale per riequilibrare, post mortem, il bene con il bene e il male con il male. Ma questo andrebbe contro la logica delle oscillazioni che deve compensare il cosiddetto bene con il male e il cosiddetto male con il bene.

Dico “cosiddetto” perché in realtà bene e male sono solo le due facce di un’unica medaglia.

Attenzione, dunque, alle cosiddette “azioni buone” o alle fortune: presto dovranno essere riequilibrate da un evento negativo, un incidente, una grana, un fastidio, un evento spiacevole o una malattia. Esaminate la vita delle persone buone e vedrete se non vengono colpite da sventure dopo aver fatto o predicato il bene. Il caso tipico è quello di Gesù che, dopo aver guarito i malati e predicato l’amore, è stato colpito da una dolorosissima punizione.

Ma questo succede a tutti i buoni o i santi, che subiscono prove e sventure di ogni genere.

La legge delle oscillazione applicata agli eventi non perdona: deve riequilibrare il bene con il male e viceversa. Ecco perché i cattivi prosperano e i buoni soffrono.  

Per la natura, il bene è ciò che favorisce la vita e la riproduzione e il male è ciò che le ostacola. Ecco perché l’uomo represso e continente è colpito dalla sua stessa integrità e il vizioso che semina figli è più fortunato e felice. Alla fine, comunque, poiché tutti compiono sia il bene sia il male, seppur in proporzioni diverse, i conti si pareggiano – e non c’è bisogno di nessun Dio per riequilibrare le cose. Così come non c’è bisogno di nessun Dio per far funzionare la legge di gravità o le leggi di Maxwell.

Quando certi individui, troppo giovani, troppo dolci o troppo altruisti, muoiono precocemente, noi diciamo che erano troppo buoni per vivere in questo mondo o che erano angeli che sono saliti in cielo. Confermando con ciò che istintivamente riconosciamo la legge delle oscillazioni.

Anche la classica legge del karma riconosce la necessità di riequilibrare le cose, ma, sbagliando, ne fa una specie di legge compensatoria del bene con il bene e del male con il male, simile al nostro Dio etico. E invece il bene viene compensato dal male e viceversa.

Oltretutto, se pensiamo che Dio sia lì per fare del male a chi ha fatto del male o per compensare con il bene chi ha fatto del bene, ammettiamo che anche la Bontà e l’Amore in persona possa compiere il male. Mentre la vera Trascendenza è al di là di questi dualismi.

Le leggi del mondo psico-fisico sono leggi a-morali. Nessuno dice che la legge di gravità è cattiva perché schiaccia qualcuno.

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