lunedì 19 settembre 2022

Il Dio buono e il Dio cattivo

 

Siete liberi di credere che Dio sia totalmente buono, misericordioso e amorevole, e che ci salverà tutti riunendoci un giorno in un posto meraviglioso. È quel che vorremmo tutti. Sarebbe il nostro desiderio.

Ma questo desiderio contrasta con la realtà del mondo. Il mondo è stato fatto secondo leggi crudeli, che prevedono la sopravvivenza del più forte; non del più debole e umile, come vorrebbe Gesù.

Un bel sogno, quello di Gesù. Ma un’utopia.

La realtà ci insegna un’altra cosa: pesce mangia pesce e l’uomo, per mangiare, uccide un po’ tutti.

Come se non bastasse, molti non hanno la possibilità di vivere a lungo. Muoiono prima. E quindi c’è un elemento di casualità e di incertezza che mal si concilia con un pacifico disegno divino. In fondo, se Dio fosse una specie di Putin in grande, il quadro non cambierebbe. Tutti, buoni o cattivi, vengono comunque uccisi.

Insomma la logica del buon Creatore cozza con ciò che vediamo. Tanto è vero che gli gnostici concepivano la compresenza di due Iddii, l’uno buono e un po’ imbelle e l’altro maligno.

Ma, lasciando perdere questo dualismo, dobbiamo ammettere che la realtà è ambigua e ambivalente, tanto quanto un suo eventuale Creatore.

Insomma, forse la realtà non ha bisogno di uno specifico Creatore e si è creata da sé, indifferente alle vicende umane.

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