In questo paese di ipocriti, il "buon esempio" viene sempre dall'alto. Non solo abbiamo un ex Presidente del Consiglio condannato per evasione fiscale, il quale tutti i giorni minaccia di far cadere il governo se non troveranno il modo di cancellargli la condanna, ma abbiamo anche un Papa, che compare ossessivamente tutti i giorni in televisione a fare grandi discorsi di morale, ma che non paga un euro di tasse per tutte le attività commerciali della Chiesa. Quando questa gente compare in televisione, bisognerebbe mettergli una sovrascritta: "Evasore fiscale". Vi immaginate se in America si scoprisse che Obama ha evaso milioni di tasse? Ma da noi tutti è possibile, proprio perché siamo stati allevati nella morale cattolica, che se ne è sempre fregata dello Stato, cioè del prossimo. Chissà con quale coerenza un governo appoggiato o diretto da Berlusconi potrebbe combattere l'evasione fiscale.
Fra l'altro, l'evasione fiscale è un reato proprio contro la collettività, perché, se i ricchi non pagano, i poveri dovranno pagare molto di più.
Questo principio sfugge sia agli elettori di Berlusconi sia agli adoratori del Papa, il quale avrà certamente consigliato al democristiano Letta di lasciar perdere questa brutta storia dell'Imu. Così, come avevo previsto, la Chiesa non pagherà mai niente nemmeno per quest'anno di evasione. Non a caso le erano già stati dati altri cinque anni di tempo per mettersi a posto. Ma potete essere certi: non pagherà mai.
Altro che Chiesa dei poveri! Questa è il paese dei ricchi protervi che fanno pagare le tasse solo ai poveri.
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