L'uomo è l'essere che può contemplare con un unico sguardo d'insieme la propria vita e la propria morte.
Contemplare non è solo pensare. Pensare è concepire in termini concettuali; contemplare è vedere con l'occhio della mente.
Non è un caso che il nostro passatempo preferito sia guardare immagini che scorrono su uno schermo (del cinema, della televisione, di un computer...). La mente svolge sempre questo lavoro, anche nella cosiddetta realtà. Tutto non è che immagine, apparenza, gioco di luci, di ombre, di colori, di suoni, di odori, di sapori...
Ma ogni percezione è in realtà vuota: persiste un momento e poi scompare dallo schermo. Il "momento" può durare un istante o cento anni, però è pur sempre temporaneo.
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