domenica 21 ottobre 2012

Femminicidio


Ogni giorno apprendiamo di givani che uccidono le ragazze da cui sono stati respinti. Lo chiamano femminicidio. Ed è un aspetto dell'eterna guerra tra i sessi (appena velata dall'amore), dove non mancano i morti e i feriti. Certo, si tratta di giovani psicolabili, allevati da famiglie in cui la donna è la madre che concede tutto al figlio maschio, facendolo sentire un re. Ma la realtà è diversa, e un giorno il giovane maschio si scontra con un rifiuto. Come è possibile? Quella è una donna cattiva, che va uccisa! La verità è che viviamo in un mondo maschilista, in cui l'uomo ha da sempre controllato la donna e non sopporta che non sia a sua disposizione.  I valori più alti sono di segno maschile e tutto è predisposto per non negare nulla al maschio. Un rifiuto dunque lo sconvolge: è un elemento che manda in crisi il suo mondo di certezze e di impunità.
Pensate che nella nostra cultura abbiamo immaginato perfino un Dio Maschio. Ma che c'entra il sesso con Dio? Perché dovrebbe essere di genere maschile e non di genere femminile? In realtà non ha niente a che fare né con il maschile né con il femminile. Ma chi lo dice ai nostri credenti? L'infantilismo delle religioni lo ha ridotto a un uomo, a un misero maschio, che tutt'al più ha una Madre... vergine. Ed ecco i risultati.
Ora non possiamo più rivelare ai credenti che Dio non è il Padreterno in cui confidavano: il trauma sarebbe terribile, e andrebbero a uccidere qualcuno... magari una donna. Perché si sa che le donne sono colpevoli di tutto: non fu Eva a corrompere l'ingenuo Adamo? Lo dice il vero fondatore del cristianesimo, san Paolo, un tipo che andrebbe psicoanalizzato: "Non fu Adamo a essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione!" (Prima lettera a Timoteo 2,14). Perciò "la donna impari in silenzio, con tutta sottomissione" (ibid. 2,11). Infatti "la donna deriva dall'uomo" (Prima lettera ai Corinzi 11,12) e "capo della donna è l'uomo" (ibid. 11,3). Se questi sono i vostri maestri spirituali, non vi lamentate di quel che succede alla donne.

4 commenti:

  1. Mi sembra di sentire la voce del frate che celebrò il mio matrimonio e per tirar in lungo la messa, affinché arrivasse l'organista in pesante ritardo, sproloquiò sull'inferiorità della donna (non gli vennero altri argomenti) gridando peste e corna alle eredi di Eva, predica di cui si scusò alla fine... non aveva sortito l'effetto sperato: niente musica al mio matrimonio, ma le mie amiche erano tutte incavolate nere contro di lui e mi chiesero come mai lo avessi scelto.

    Eppure la gente, il clero incluso, dimentica che le parole sono importanti!!
    Buona giornata! Renata

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  2. grazie per la riflessione, su cui naturalmente concordo!
    (ora mi vengono in mente le immagini di quella giornalista occidentale che cercava di trasmettere un servizio l'altro giorno dal Cairo, toccata e spintonata dagli uomini intorno a lei, fino ad essere costretta alla fuga in un bar.. anche la religione mussulmana la vedo bella monoteista al maschile.. e le piazze piene solo di uomini mi mettono una notevole angoscia. Come le cose possano cambiare credo si potrà ottenere progressivamente solo ad opera di donne coraggiose e di uomini illuminati)
    un saluto

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  3. Quello che scrivi, splendidamente, non fa una piega. Non ti nascondo che, in quanto uomo, sono un poco in soggezione nel fare riflessioni su una tematica che mi riguarda direttamente poiché, nolente o volente, i "vizi" del maschietto mi sono stati inculcati.
    P.S. Ti ho sfiorato qualche volta quando eravamo in splinder, senza mai approfondire e ora mi rendo conto di quello che ho perso....
    .-)

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  4. La violenza sulle donne non è un prodotto culturale; è la natura che ha fatto della scimmia assassina quello che è. Alle irresistibili pulsioni sessuali si somma la forza bruta e la pretesa del possesso. Abbiamo SEMPRE ammazzato le femmine non sottomesse. Tutto il resto, Dio Padre, Gesù, la Madonna e anche Paolo sono creazioni dell'evoluzione mentale della scimmia; dunque difettose, criticabili, migliorabili ma positive.
    Purtroppo il cristianesimo è nato in una terra di pastori dove era molto importante non lasciare le pecore a bastardi e così siamo in larghissimo ritardo a capire finalmente la dignità, la libertà e ( per quanto mi riguarda ) anche la superiorità ( sì, superiorità ) della donna. Anzi, della Donna, Domina, vera speranza dell'umanità...

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