domenica 19 dicembre 2010

Natività

Dimentichiamoci per un momento delle religioni orientali, dimentichiamoci della parola meditazione. Ciò che cerchiamo è un po' di luce nella nostra vita, è un'uscita dalla prigione delle abitudini, dall'inquinamento dell'anima. E questo avviene solo quando ci risvegliamo dal sonno dei condizionamenti e dei meccanismi mentali, quando spostiamo l'attenzione a ciò che siamo e che sentiamo veramente. Ecco un piccolo risveglio . Ogni volta che ci raccogliamo e che facciamo attenzione non ciò che ci viene dall'esterno e nemmeno a ciò che rimuginiamo all'interno, ma al nostro stato attuale - fisico, mentale, emotivo, sentimentale, ecc. -, ecco una piccola illuminazione, perché un po' di luce entra in noi. Questo raccoglimento minimo nella confusione e nel baccano abituale è già uno sviluppo della consapevolezza, un approfondimento, un risveglio. E ogni giorno possiamo sperimentare dieci, cento o mille risvegli. Basta questo a cambiare a poco a poco la nostra vita, a darci uno spessore che altrimenti non avremmo, a farci essere veri individui, a farci nascere allo spirito, senza bisogno di dei che nascano su questa terra, senza bisogno di presepi.


Non basta la fede, non basta l'amore; ci vuole questo lavoro su di sé, che non deve trasformarsi in un nuovo rimuginio, ma che deve diventarein un processo di comprensione.

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