Le persone che credono in Dio, credono che Dio sia una Forza benevola che le protegge. Ma questo è un Dio particolare e limitato: è un protettore, un angelo custode. Esiste un'altra idea di Dio; non chiamiamolo Dio, un termine troppo compromesso dai pregiudizi, chiamiamolo Forze dell'Universo (al plurale, perché il singolare è già un'idea teologica che vuole ricondurre tutto all'Uno).
Queste Forze plasmano l'Universo o gli Universi, e non è detto che siano dei protettori, in particolare di qualcuno. Perché il loro scopo è creare, espandere e distruggere, non proteggere i loro esseri viventi. Sono Forze al di là dei nostri concetti di bene e di male, di inizio e di fine. Tra queste Forze e il nostro destino c'è uno spazio enorme, che viene riempito da altre leggi e dalle nostre stesse azioni. È il campo in cui si scontrano la vita e la morte, il bene e il male, gli dei e i demoni della mente, senza che gli uni prevalgano mai sugli altri. È il campo in cui si esercitano le nostre decisioni e i nostri sforzi, i risultati delle nostre azioni. È il campo della meditazione che vorrebbe cambiare il nostro destino.
Attenzione dunque a non confondere Dio con i nostra desiderata: ne verremmo immancabilmente delusi, così come vengono delusi tutti coloro che credono nella Provvidenza. La prova è che chi vuole e fa il bene (alla maniera umana) non è più protetto da chi vuole e fa il male; ne è un esempio il caso di Gesù che si aspettava un intervento dall'alto - e non lo ricevette.
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