sabato 10 febbraio 2024

Giornate della memoria

 Giornata della memoria delle foibe istriane… Ma non sarebbe meglio dimenticare? A che cosa servono queste giornate (anche quella del genocidio ebraico) se non a rinfocolare nuovi dolori, vecchi rancori e nuove reazioni? Che cosa saremmo se dovessimo ricordare tutte le passate sofferenze? Non riusciremmo a vivere. Si sa che i conservatori pensano sempre al passato. Ma quando mai ricordare ha cambiato le cose? Guardate che cosa succede in Israele. Semmai è uno stimolo a ripeterle, da una parte o dall’altra.

In realtà questa giornata della memoria serve per fini politici. La televisione meloniana intervista La Russa e il ministro Sangiulano che se la prendono con i cattivi comunisti di Tito. Ma non si ricorda mai che questa tragedia fu provocata dalla scellerata guerra del fascismo, quel fascismo che è ancora sostenuto dai due intervistati.

Putin e Netanyau hanno imparato qualcosa dalla storia? Eppure Netanyau è il capo di un paese, Israele, che ricorda sempre l’Olocausto e che ha anche costruito un Memoriale degli ebrei uccisi. E adesso farà un Memoriale per i palestinesi uccisi? No, perché ognuno ricorda i propri morti e non quelli che ha provocato.

I giorni della memoria servono agli individui sensibili, che sono inermi. Ma per i capi sanguinari non servono a nulla.

A che gioco giochiamo?

Tutto questo patriottismo meloniano a che cosa serve? I nostri problemi sono ben altri, più concreti. Adesso ci sarà anche il film su Mameli! Non ne possiamo più. Torniamo alla realtà del presente. Non distraiamoci con i ricordi del tempo che fu.

E come mai la Meloni, così patriota, vuole varare un’autonomia regionale che distruggerà quell’unità d’Italia per cui i veri patrioti come Mameli combatterono e morirono?

Sarà ricordata come colei che ha disunito l’Italia: una patriota all’incontrario.



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