mercoledì 13 dicembre 2023

Il ritmo dell'universo

 

Se hai esperienza di una cosa che ha il suo contrario, quel contrario esiste – anche se non ne hai un’esperienza diretta. Perché la realtà è stata costruita con un aspetto e un ritmo binario, continuamente oscillante, completamente e perfettamente contraddittorio.

Una modalità femminile, ambivalente e ambigua. La “femmina oscura” del taoismo. Molle/duro, consistente/inconsistente, presenza/assenza, pieno/vuoto, ecc. Prendiamo quest’ultima antinomia. Se tu conosci il pieno, per forza deve esistere e trarne la sua identità anche il vuoto. Ecco perché gli scienziati (e i taoisti) sono arrivati a pensare che tutto abbia avuto origine dal vuoto. Era inevitabile che ci arrivassero. Perché il vuoto trae la sua definizione e la sua esistenza dal pieno.

Questa è la logica dell’universo. Se conosci la destra, deve esistere la sinistra. Se esiste il maschio, deve esistere la femmina. L’assenza prevede e determina la presenza, e viceversa.

Perciò si può prevedere il polo opposto anche se non è esperito direttamente.

Per la logica dell’universo, ogni cosa deve prevedere il suo contrario: particella/antiparticella, materia e antimateria, forza di gravità/forza di repulsione, unione/divisione, armonia/dissidio.

Bene/male, alto/basso, giusto/ingiusto, sì/no, conflitto/conciliazione, luce/buio, creazione/dissoluzione, vita/morte, aldiqua/aldilà, piacere/dolore, inizio/fine, amore/odio, uno/molti, caldo/freddo… se c’è una cosa, c’è il suo contrario. Le cose sono a coppie, perché dal conflitto viene il divenire.

Ma questo andamento dinamico (un processo) ci permette di conoscere e far essere l’intero campo delle possibilità e non girarci intorno come il cane che insegue la propria coda. Le cose vanno prese a due.

Perfettamente contradditorio e in apparenza in contrasto, ma in realtà complementari.

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