mercoledì 15 novembre 2023

Origine della coscienza binaria

 

Come sosteneva certa filosofia orientale, “oggi si pensa che prima del Big Bang ci fosse solo spazio vuoto. Uno spazio vuoto, tuttavia, molto speciale. Non c’era materia, ma il tessuto dello spazio era intriso di una forma di energia detta appunto energia del vuoto capace di esercitare una gravità repulsiva. L’effetto è del tutto stupefacente perché è l’esatto contrario della forza di gravità a cui siamo abituati, che può solo attrarre i corpi materiali.” Così dichiara Gian Francesco Giudice, fisico del Cern di Ginevra, in un’intervista a Il Messaggero. E aggiunge: “La spinta repulsiva dell’energia del vuoto dilata lo spazio, mettendo in moto una vertiginosa espansione. Ad un tratto, la struttura all’origine dell’energia del vuoto si disgrega. In quell’istante tutta l’energia immagazzinata nel vuoto si trasforma improvvisamente nella materia che, dopo un’evoluzione durata miliardi di anni, finirà per formare le stelle, i pianeti, e infine la vita.”

È come se l’Origine non potesse più sopportare se stessa e in un’esplosione di repulsione avesse dato vita all’altro-da-sé. Abbiamo quindi all’origine un movimento rabbioso di avversione e di allontanamento-da-sé che avrebbe dato vita al movimento opposto: l’attrazione. All’inizio, abbiamo dunque un vuoto e una repulsione che ha prodotto il suo contrario: l’attrazione e l’amore.

Queste due forze o movimenti formano il pendolo universale, cioè quella coppia di opposti che ritroviamo in ogni cosa e soprattutto in noi stessi.

Ed ecco, oltre alla nascita dello spazio-tempo, anche la nascita della coscienza – che è il due in uno. Ognuno di noi è una contraddizione vivente, è due (soggetti) in uno, è un processo di rispecchiamento che ha fine solo con la morte. 

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