venerdì 17 novembre 2023

Il Signore degli Anelli

 

Poiché Giorgia Meloni Ha raccontato di essere stata affascinata e ispirata dal libro di Tolkien, ecco che i servi di regime hanno subito allestito una mostra a Roma sullo scrittore. E in effetti sono andati a visitarla tutti i parenti della Meloni, la Meloni stessa e perfino il ministro della cultura. E prontamente la Televisione ha trasmesso un ampio servizio sull’avvenimento.

Ora, a parte il fatto che ci sono molti grandi scrittori del Novecento che meriterebbero una mostra ben più di Tolkien, che è un autore di serie B, il libro è un polpettone di 1300 pagine, noioso, sciatto, retorico e piatto, che nessuno ha mai letto fino in fondo.

Ma era piaciuto alla Meloni e a tanti altri giovani negli anni Settanta e quindi…

Tolkien era uno studioso di filologia, glottologia e mitologia antica e medievale, e mise in questa sua opera un insieme di temi e di racconti che è impossibile sintetizzare. Vi sfido a raccontarmi la trama del libro. E questo è già un difetto.

Ma quello che mi preme sottolineare è che si tratta di un libro di fantasy, dove tutto è inventato. Ci sono elfi, nani, stregoni, maghi, cavalieri e mezzi uomini, e naturalmente avventure, scontri epici, guerre e l’eterna lotta tra il bene e il male. Si esaltano il coraggio, l’amicizia, l’accettazione di se stessi e l’amore per la natura.

Un’opera ingenua, favolistica, quasi per bambini, dove la fantasia dell’autore scarica tutto il suo amore per un modo del passato, mai esistito.

Ecco il punto. Prendere un libro del genere per fondare un regime di destra, significa affidarsi a sogni, chimere, fantasie e miti. Un po’ come nel fascismo s’inventò il mito della romanità antica, qui s’inventa un “Mondo di Mezzo” totalmente fantastico.

Un’opera quindi di distrazione di massa, che non serve a risolvere i problemi di oggi.

Come dicevo, il fascismo fu una tragedia, questo regime è una farsa, fondata su una mancanza di vera cultura e di senso della realtà.

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