Se volete rendervi conto della crisi morale e intellettuale in cui è precipitata l'Italia, date un'occhiata alla programmazione televisiva in questo periodo. Melensi filmetti natalizi, ripetuti ormai da decenni, il cui unico messaggio è un buonismo infantile e irreale. Il problema è che non c'è scampo: ormai nel nostro paese esiste un "pensiero" unico - anzi, un'ignoranza unica, quella che ci ha fatto precipitare nella crisi attuale.
Ignoranza, egoismo, vera e propria stupidità, mancanza di consapevolezza e di lucidità, mancanza di senso etico, fine degli ideali politici... rimane solo il tornaconto personale. Ecco perché il nostro panorama "culturale" è così squallido. È difficile sentire un discorso intelligente, non fazioso, non uniformato, non conformista. Questi ci dà l'idea della crisi, dalla quale non riusciamo a uscire proprio perché ci affidiamo a falsi valori intellettuali e religiosi.
D'altronde, la religione cattolica, quella che dovrebbe dare agli italiani almeno qualche valore morale, dà spettacolo quotidiano di una corruzione e di una banalità difficile da trovare altrove. Anzi, al di là dei predicozzi papali o di quelli steretipati dei preti dai loro pulpiti, la Chiesa dà il buon esempio cercando in tutti i modi di evadere le tasse sulle sue proprietà immobiliari e presentandoci spettacoli zuccherosi di edificazione religiosa, tutti falsi, tutti privi del minimo senso critico. Siamo ormai all'imbonimento per menti infantili. La sua realtà è un'altra: è per esempio quella dell'8 per mille che lucra dalle tasche delgi italiani (una tassa in più sulle nostre spalle) e quella di un don Verzé che ha portato il suo ospedale milanese alla bancarotta per megalomania e vita lussuosa, con aerei privati e piscine faraoniche. E lasciamo perdere il resto.
Nessun commento:
Posta un commento