Impermanenza significa che ogni cosa cambia, che niente resta lo stesso, che tutto è destinato a trasformarsi, in breve è la legge del divenire. Tutte le cose cambiano - e anche noi. Se guardiamo una foto di dieci anni fa, ci accorgiamo bene di quanto siamo cambiati. Ma anche internamente è avvenuto lo stesso processo - non siamo più gli stessi di dieci o venti anni fa. Nuove esperienze, nuove ferite, nuove delusioni, nuove gioie, nuovi dolori... ci hanno inevitabilmente cambiati. E invecchiando cambieremo ancora di più, fino al punto quasi di non riconoscerci. Certo, noi sappiamo di essere sempre la stessa persona, qualcosa di noi è rimasto fermo... ma non c'è da farsi illusioni. Per quanto si resista al cambiamento, alla fine, in un colpo solo, saremo spazzati via e di noi non rimarranno che ricordi nei sopravvissuti. Quanto a noi, quanto a ciò che siamo per noi stessi, non sappiamo se sopravviverà qualcosa, qualche nucleo puramente energetico o mentale o spirituale: forse tutto dipende da quanto la nostra essenza sia capace di resistere anche all'ultimo cambiamento. Quello che capita a noi, capita a tutte le cose e all'universo stesso, che cambia di continuo e che un giorno morirà anch'esso.
Di per sé, il cambiamento non porta necessariamente né a un miglioramento né ad un peggioramento delle cose. Alcune cose migliorano e altre peggiorano. Ma in ogni caso tutto è in continuo movimento.
Da una parte è triste pensare che tutto cambia e finisce. Ma, dall'altra parte, il cambiamento assicura il rinnovamento, l'evoluzione e anche la possibilità di miglioramento. Il mondo è fatto così, e non saremo noi a poter cambiare per ora questa legge.
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