Siamo alle solite. Per qualche uccello morto, ecco che qualcuno parla di fine del mondo, qualcun altro tira in ballo le profezie di Nostradamus e qualcun altro cita l'Apocalisse. E' proprio vero che l'uomo è un animale malato - ma malato di mente! - e basta niente perché riveli la propria malattia.
Svegliamoci: lasciamo perdere le profezie. La paura che abbiamo è la paura di morire e il nostro pessimismo nasce dal fatto che siamo infelici. Ma che differenza può esserci tra morire tutti insieme e morire uno alla volta? Non c'è bisogno dei profeti per sapere che per ognuno c'è comunque un'apocalisse: la malattia, la vecchiaia e la morte sono lì per tutti.
Tutto sommato, se il mondo finisse con un unico botto, ci sarebbero alcuni vantaggi: prima di tutto finirebbe una grande tensione (quella degli esseri viventi che sono costretti ad ammazzarsi a vicenda per sopravvivere) e poi non ci sarebbe più nessuno a piangere gli altri. E infine chi rimpiangerebbe l'umanità?
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