venerdì 30 settembre 2011
La morte incivile
Ora sappiamo come si muore oggi in Italia grazie alle leggi clericali approvate dal Parlamento. Ce lo racconta la compagna di Walter Bonatti, Rossana Podestà, in un'intervista su Repubblica del 30 settembre 2011. Lo scalatore aveva un cancro al pancreas incurabile. Per mancanza di posti altrove, fu portato in una "clinica privata religiosa, tutta marmi e stucchi". Errore: i due non erano sposati. Walter stava sempre peggio, respirava a fatica e fu portato in una stanza dove fu impedito l'ingresso alla compagna. Su un lettino rantolava, si dibatteva, scalciava, chiedeva aiuto, non riusciva a respirare e chiamava Rossana. Ma la compagna di una vita fu tenuta a lungo fuori perché non era la moglie. Lei chiese che gli dessero la morfina. Non fu fatto, perché aveva la pressione troppo bassa e rischiava di morire. Avete capito? Un uomo in stato terminale rischiava di morire..."Non lo sa, signora, che c'è una legge? Chi è lei per violarla? Lo sa, quest'uomo, che lei lo vuole uccidere? E lei non è neanche la moglie. Esca dalla rianimazione" le disse un medico... cattolicissimo. Così Walter fu lasciato solo a rantolare senza morfina. Dopo qualche ora, dopo molte insistenze, fu permesso a Rossana di entrare nella camera. E trovò il suo compagno morto. Ecco come si muore oggi in Italia grazie alle leggi volute dai cattolici e dalla loro religione così piena di amore e di pietà.
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