giovedì 15 settembre 2011

I ritardatari della storia

C'è ancora qualcuno che crede che il problema religioso si riduca a domandarsi se esiste o non esiste Dio. Noi invece pensiamo che consista nel chiedersi se siamo o non siamo consapevoli. Due diverse concezioni del "religioso".
Credere in Dio significa in realtà credere che esista un Padrone supremo, il Creatore e Giudice ultimo. E' l'istinto del cane fedele, che cerca il capobranco cui sottomettersi.
Il cane è un animale che ha bisogno che il mondo sia inquadrato in precise gerarchie e che ci sia chi comandi. Così è anche per i credenti in Dio. In loro prevale l'istinto gerarchico, il bisogno del padrone.
Se pensiamo che milioni di persone delle varie religioni ragionano ancora in questi termini e quindi si accaniscono sull'inutile dilemma dell'esistenza di un Capo supremo, ci rendiamo conto di quanto questa umanità sia arretrata. Siamo ancora a livello degli animali da branco.

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