Ma le cose non stanno così. Una cosa, solo perché è creduta da tanti, non è vera. Anche se fossero la maggioranza. Non era la maggioranza quella che inneggiava a Hitler o a Mussolini? Eppure si sbagliavano tutti.
Così è per le religioni: non basta essere in molti a credere in Gesù, in Maometto o in Mosè. Non basta per rendere veri i loro messaggi - che d'altronde si escludono a vicenda.
Così è certo che milioni di persone credono a fedi sbagliate. Quali saranno?
In realtà questo mondo è un specie di stazione dove molte persone si incontrano per qualche momento. Ma poi ognuna prenderà una destinazione diversa. Questo è il punto. Il destino è individuale, l'anima è individuale.
Siamo come legnetti - dice il Ramayana - che s'incontrano e si uniscono nel vasto oceano. Ma poi le correnti e le onde ci allontaneranno di nuovo.
La vera spiritualità non ha niente a che fare con le fedi di massa. Ognuno se la crea con i propri pensieri e i propri atti. E alla fine ognuno prenderà la propria strada, personale, individuale.
Non c'è un ritorno al Padre. Sarebbe un tornare indietro, una regressione. C'è un andare avanti, verso nuove stazioni...
Reincarnazione, rinascita, metempsicosi?
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