mercoledì 21 ottobre 2009

Ricchi e poveri

Quando parliamo di divaricazioni tra poveri e ricchi, di ingiustizie del capitalismo e della mancanza di senso morale di tanti clericali, non ci riferiamo a concetti astratti. Prendiamo per esempio il caso di Francesco Grossi finito in prigione con le accuse di “associazione a delinquere, appropriazione indebita, truffa, riciclaggio e corruzione.” Chissà se questo “re delle bonifiche ambientali”, ciellino doc, che tutte le domeniche andava a messa – si sia mai posto il problema di aver speso 6 milioni e 400.000 euro in orologi da collezione e di possedere venti Ferrari, svariate Lamborghini e un numero imprecisato di motoscafi, oltre a ville, un castello, elicotteri e aerei personali. E chissà se la Chiesa cattolica si scomoderà a prendere provvedimenti o a pronunciare condanne che è così pronta a indirizzare verso chi divorzia o assume pillole antifecondative. Chissà se l’etica della Chiesa andrà mai oltre la morale dei preservativi.

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