Com’era prevedibile, l’immancabile ministro clericale ignora la sentenza del Tar del Lazio e ripristina la situazione preesistente, voluta da un altro ministro clericale, Fioroni, per riammettere gli insegnanti di religione nei consigli di classe. Plaudono i vescovi che volevamo proprio questo.
In sostanza la situazione è la seguente: un ministro dello Stato italiano ignora volutamente una sentenza di un organo dello Stato italiano per obbedire a un altro Stato, il Vaticano. Detto in altri termini, ministri dello Stato italiano servono un altro Stato.
D’ora in poi dunque saranno promossi solo gli studenti che avranno dato prova di essere stati sufficientemente indottrinati dalla Chiesa cattolica.
Quando ci domandiamo perché in Italia manchi il senso dello Stato, in realtà non abbiamo capito: non è che manchi il senso dello Stato; è che ce ne abbiamo due.
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