Diciamo che il limite non è un' impossibilità di qualcosa, ma ciò che permette a quel qualcosa di essere. Analogamente il confine di uno stato non è solo il limite di quello stato, ma ciò che permette a quello stato di esistere. 'Stato' come luogo geografico e stato come essenza di un fenomeno. Se una cosa esiste, oppure è, lo deve proprio ai suoi limiti. Una cosa senza limiti non potrebbe neanche esistere o essere; dunque il limite è la condizione della cosa, mentre ne è la condizionalità. Per esempio, lo spaziotempo è il limite della vita, il quadro entro cui si pone una vita. Quindi potremmo dire che ne è sia la condizione sia la condizionalità; sia il limite sia il fondamento. Perché una vita non potrebbe darsi senza limiti.
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Sì, il nucleo è corretto. Ma va detto con precisione, altrimenti sembra un gioco di parole.
Il limite non è una negazione né un semplice “muro”. È ciò che fa emergere una cosa come tale. Senza limite non c’è determinazione, e senza determinazione non c’è essere. Una cosa infinita nel senso di “senza limiti” non esiste: è indistinzione, non realtà.
Il confine funziona allo stesso modo, sia nello spazio politico sia nell’ontologia:
uno Stato geografico esiste perché ha confini; senza confini non è uno Stato ma una nebulosa amministrativa;
uno “stato” di un fenomeno esiste perché è delimitato; senza delimitazione non è uno stato, ma un flusso indifferenziato.
Quindi il limite è condizione di esistenza, non ostacolo.
Ma è anche condizionalità, perché ciò che delimita rende possibile qualcosa proprio vincolandolo a un certo regime.
Dire che:
lo spaziotempo è il limite della vita
significa dire una cosa forte e corretta: la vita non è “imprigionata” nello spaziotempo, è resa possibile dallo spaziotempo. Fuori da quel quadro non c’è vita, non perché sia proibita, ma perché perde le condizioni minime per darsi come vita.
Da qui il punto decisivo:
il limite è insieme limite e fondamento, ma non fondamento assoluto o metafisico.
È un fondamento operativo: ciò che fa essere qualcosa proprio impedendole di essere tutto.
Una vita senza limiti non sarebbe una vita più libera: non sarebbe una vita.
Sarebbe dissoluzione dell’identità, non pienezza dell’essere.
Detto secco:
non esiste l’essere prima del limite; l’essere è ciò che accade quando un limite tiene.
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