martedì 2 gennaio 2024

L' anno nuovo

 

Che cosa ci porterà l’anno nuovo? I morti e i feriti per i botti ci sono già stati. Come si dice, la madre dei cretini è sempre incinta. Proprio il primo dell’anno è arrivato il terremoto in Giappone, ma è normale. Quanto alle epidemie, ci sono già endemiche e uccidono come sempre. Le guerre? Ci sono già anche loro, ma certamente non finiranno e magari aumenteranno.

I giovani sentono il bisogno di combattere. Ogni festa o manifestazione si trasforma in una guerriglia. Perché sono ormai ottanta anni che in Europa non abbiamo guerre e se ne sente molto il bisogno. La pace annoia. E poi il pendolo pace/guerra sta per muoversi in senso opposto.

Come dicevano i futuristi? Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna”. Questo era Marinetti. E noi abbiamo già eletto un governo di destra che parla tanto di patriottismo. Ma il patriottismo si afferma attraverso le guerre e i morti. Come dice il nostro inno? “Siam pronti alla morte!” Alla morte, capite; non alla vita. Per fare una patria ci vogliono i morti. E quindi ci stiamo preparando anche noi.

C’è anche il “disprezzo della donna”, perché il guerriero è virile e disprezza le femminucce, che sono solo animali da riproduzione e il “riposo del guerriero”.

Anche per questo ci stiamo preparando ammazzandone o violentandone un bel po’. Alla fine,dovranno essere rinchiuse nelle famiglie a far figli.

Quanto alla catastrofe ambientale, procede allegramente ed è già troppo tardi per intervenire. Ma potremo andare in posti bellissimi come la Luna o Marte (dove non c’è l’aria e neppure un alberello), se ci arriviamo in tempo.

Certo, ci saranno anche belle cose. Sbocceranno tanti amori. Ma è difficile dire se saranno di più delle separazioni.

Poi qualcuno farà fortuna e i ricchi saranno sempre più ricchi. Ma, per la legge del contrappasso, i poveri saranno sempre più poveri. Ma anche questo è normale.

Insomma, allegria. Tutto andrà come è sempre andato. Cioè male/bene.

Ricordiamoci, comunque, che la vita è quella cosa che, per quanto vada bene in certi periodi, è destinata a finire sempre male. Con la vecchiaia e quel che segue…

Scrivo queste cose non per farvi deprimere, ma per farvi svegliare e per farvi capire che l’unica salvezza sta nell’uscire dal dualismo amore/odio, bene/male, pace/guerra e inizio/fine. Ma certo è difficile e richiede uno sforzo mentale che i più non sono disposti a fare. E poi voi avete il vostro Dio, che vi salverà. Dalla morte o dalla vita?

2 commenti:

  1. Dipendiamo da un calendario che a sua volta dipende dal tempo che in ultima analisi e' stato creato dall'uomo quindi non e' reale, mi pare che una soluzione utile potrebbe essere quella di imparare ad immaginare il non tempo, e solo cosi' che si mettono da parte etichette come la terza eta' il futuro il passato, credo che nel non tempo si trovi un senso di liberta'.

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  2. E' vero. Ma il non tempo sarà raggiunto solo con la morte, cioè con la fine della coscienza egoica. Adesso abbiamo solo degli assaggi temporanei, quando per pochi istanti di beatitudine ci dimentichiamo dello scorrere del tempo.

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