domenica 8 ottobre 2023

L'anima

 

Noi ci immaginiamo che l’anima sia una specie di secondo corpo, molto sottile e spirituale che, alla morte dell’individuo, voli in cielo a incontrare tutte le altre anime (chissà che affollamento!). I cristiani, però, non avevano neppure questo concetto. Per loro, era il corpo fisico che sarebbe volato in cielo, o meglio assunto. Infatti parlano addirittura della resurrezione dei corpi che dovrebbe avvenire al ritorno del Cristo alla fine dei tempi. E nel frattempo? Non è ben chiaro: dovrebbe esserci uno stato intermedio. Oggi spiriti e domani chissà… nuovi corpi. E chi ha avuto un corpo deforme? Sarà di nuovo perfetto… Insomma, tutte le fantasie possibili per tornare a rivivere, come se niente fosse.

L’unica cosa certa è che aborrono la morte e vorrebbero cancellarla.

Invece, la morte è la fine definitiva del corpo conosciuto e anche della mente. Ciò che rimane è un vuoto o un nulla di quella persona.

Noi intendiamo per anima non una entità a se stante, che nessuno ha mai visto, ma il nucleo più profondo di una persona. Un nucleo che però finirà con la morte. E allora che cosa rimarrà?

Rimarrà una specie di buco nero, capace tuttavia di fondersi con il tutto.

In fondo, l’individualità è un accidente temporaneo che spezza e frammenta l’unità del tutto. Da qui l’inevitabilità della sofferenza.

L’anima, dunque, non è un palloncino che sale in cielo, ma un palloncino che scoppia e libera la sua aria nell’aria del tutto. Oppure un’onda che dopo essersi sollevata dal mare ed essersi individualizzata, rientra nel mare dissolvendosi. Ritorna a essere mare.

Anzi, è sempre stata mare. Ritorna alla sua origine.

Quando finiscono il corpo e la mente, la coscienza e il suo testimone, il senso di essere e la memoria, che cosa rimane se non lo stato preesistente all’individuazione?

Ma come facciamo, in questo momento, ancora vivi, a pensare ciò che è assenza di pensiero?

Non possiamo.

Non possiamo pensare l’impensabile. Possiamo solo approfittare di quei rari momenti in cui già non pensiamo, mettiamo il corpo in pace e stiamo in silenzio, Tutto il resto è rumore, apparenza, confusione, distrazione, stato temporaneo mortale.

Se l’anima vivesse un’altra vita, dovrebbe anche vivere un’altra morte, Deve morire, come tutto. Definitivamente,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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