martedì 24 ottobre 2023

Il seme della violenza

 

Il Presidente Mattarella ha dichiarato, in un incontro col Presidente finlandese, che a causa di un’ “umanità irresponsabile, il mondo è peggiorato” e ha aggiunto che assistiamo a una “spirale di violenze di cui non si riescono a capire i confini e le conseguenze”.

Allora, sono io il pessimista o l’umanità sta rivelando una grave malattia mentale che la porta ad aggredire e a uccidere con efferatezza? Non solo con le continue guerre che distruggono uomini, paesi e risorse preziose, ma anche con la concorrenza commerciale, con il surriscaldamento del clima e con l’inquinamento dovuti a una sconsiderata sovrappopolazione.

Ci vorrebbe poco per vivere tutti in pace, ma gli uomini non sono capaci di stare fermi e quieti. Sono divorati da desideri e ambizioni insaziabili. C’è qualcosa che non va, che è stato fatto male, un seme di aggressività e di violenza che cresce e si sviluppa in una pianta che dà frutti maligni, tra cui l’egocentrismo e il nazionalismo.

Tale seme della violenza è connaturato, congenito, innato, fa parte della natura animale, è primordiale, perché deriva da un divenire che non lascia nessuno in pace. Venire al mondo, esistere, significa essere torturati da stimoli continui, significa subire una pressione enorme.

È inutile predicare la quiete, la pace, il silenzio, l’osservazione, la consapevolezza, l’amore, la compassione, l’ascolto, la meditazione, perché tutti siamo spinti ad agire e a muoverci senza tregua. Quindi assisteremo sempre ai conflitti, agli scontri, alle violenze, al confronto, alla competizione, con la differenza che oggi abbiamo armi spaventose, armi nucleari, che possono distruggere il mondo.

E forse lo distruggeranno.

Di chi la colpa?

Di Dio… se ci fosse.

Ecco perché non c’è.

Tutto è affidato alle nostre mani, che però grondano sangue dei fratelli, dai tempi di Caino e Abele,

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